Effetti della pandemia
Stato il 30.03.2022 - Rivocazione di tutti i provvedimenti
Il Consiglio federale oggo ha deciso, che venerdì 1° aprile 2022 saranno revocati gli ultimi provvedimenti dell’ordinanza COVID-19: l’obbligo di isolamento per le persone contagiate e l’obbligo della mascherina sui trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie.
Stato 16.02.2022 - Rivocazione di quasi tutti i provvedimenti
Da giovedì 17 febbraio saranno revocati i seguenti provvedimenti di protezione nazionali:
- l’obbligo della mascherina nei negozi e negli spazi interni di ristoranti, strutture accessibili al pubblico e manifestazioni;
- l’obbligo della mascherina sul posto di lavoro;
- la limitazione dell’accesso a strutture come cinema, teatri e spazi interni di ristoranti e a manifestazioni mediante l’obbligo del certificato (regole 3G, 2G e 2G+);
- l’obbligo di autorizzazione per le grandi manifestazioni;
- le limitazioni per gli incontri privati.
Restano in vigore l'obbligo della mascherina sui mezzi pubblici e nelle strutture sanitarie e l'isolamento delle persone risultate positive al test.
Stato 02.02.2022 - Revocazione di certe mesure
Il Consiglio federale oggi ha deciso di revocare l'obbligo di telelavoro e della quarantena dei contatti dal 03.02.2022.
Stato 19.01.2022 - Prorogatione delle misure
Il Consiglio federale oggi ha deciso di prorogare l'obbligo di telelavoro fino alla fine di febbraio 2022 e le altre misure fino alla fine di marzo 2022. Leggi di più qui sotto per detagli sulle misure.
Stato 17.12.2021 – Nuovo inasprimento delle misure dal 20.12.2021, fonte: UFSP
Accesso soltanto a persone immunizzate, con obbligo della mascherina e di consumare stando seduti
L'accesso ai luoghi chiusi per cui attualmente vige la «regola 3G» (persone vaccinate, guarite o risultate negative al test) sarà limitato alle persone immunizzate, ossia vaccinate o guarite («regola 2G»). Questo concerne i ristoranti, le strutture culturali, sportive e per il tempo libero e le manifestazioni. Quale ulteriore protezione, in tutti questi luoghi si applicheranno come sinora l'obbligo della mascherina e l'obbligo di consumare cibi e bevande stando seduti. Per le manifestazioni con più di 300 persone all'aperto continuerà a valere la «regola 3G».
Discoteche e attività senza mascherina: accesso soltanto a persone immunizzate e testate negative
Dove non è possibile portare la mascherina né consumare stando seduti, l'accesso sarà consentito soltanto a persone immunizzate (ossia vaccinate o guarite) risultate negative al test («regola 2G+»). Questa regola varrà per discoteche e bar e per le attività sportive o culturali amatoriali la cui pratica non consente l'uso della mascherina, per esempio le prove di gruppi di strumenti a fiato. La regola non si applicherà agli adolescenti di meno di 16 anni. Dall'obbligo del test saranno esentate le persone la cui seconda vaccinazione, il cui richiamo o la cui guarigione risalgono a non più di quattro mesi prima. Le strutture e manifestazioni soggette alla «regola 2G» che applicheranno volontariamente la «regola 2G+» potranno rinunciare all'obbligo della mascherina e all'obbligo di stare seduti durante le consumazioni.
Limitazioni per gli incontri privati al chiuso
Se è presente una persona non vaccinata o guarita di più di 16 anni, gli incontri privati saranno limitati a dieci persone inclusi i bambini. Se tutte le persone sopra i 16 anni sono vaccinate o guarite, il limite per gli incontri al chiuso sarà di 30 persone. All'aperto, il limite resta di 50 persone.
Reintroduzione dell'obbligo del telelavoro
L'obbligo del telelavoro è di nuovo introdotto. Se è necessario il lavoro sul posto, nei locali in cui è presente più di una persona continua a vigere l'obbligo della mascherina.
Obbligo della mascherina nelle scuole del livello secondario II
Nelle scuole del livello secondario II è prescritto l'obbligo della mascherina.
Nuovamente a carico della Confederazione i costi dei test per il rilascio del certificato
Saranno assunti i costi dei test antigenici rapidi e dei test PCR salivari aggregati. Non saranno invece rimborsati i test autodiagnostici, i test PCR individuali e i test anticorpali. Continueranno a essere rimborsati i test PCR individuali delle persone che presentano sintomi della malattia, delle persone di contatto e in caso di risultato positivo di un test aggregato. Il nuovo sistema di assunzione dei costi sarà valido da domani, sabato 18 dicembre.
Un solo test necessario per l'entrata in Svizzera per le persone vaccinate o guarite
Oltre ai test PCR, eseguiti al massimo 72 ore prima, saranno accettati anche i test antigenici rapidi eseguiti non oltre 24 ore prima. L'obbligo di un secondo test a cui sottoporsi dai 4 ai 7 giorni dopo l'arrivo in Svizzera non si applicherà più a chi è vaccinato o guarito.
Stato 3.12.2021 - Inasprimento delle misure
Per rompere la quinta ondata, il Consiglio federale ha deciso oggi nuove misure. Ti spieghiamo quali misure sono in vigore da lunedì, 6 dicembre 2021.
Estensione dell'obbligo del certificato
Il certificato sarà obbligatorio per tutte le manifestazioni pubbliche e le attività sportive o culturali amatoriali al chiuso. La deroga vigente per i gruppi a composizione stabile di meno di 30 persone è abrogata. Inoltre, per le manifestazioni all'aperto il certificato sarà obbligatorio già a partire da 300 participanti e non più a partire da 1000. A partire da 11 persone è pertanto raccomandato di richiedere il certificato anche per gli incontri in famiglia o tra amici al chiuso.
Estensione dell'obbligo della mascherina
Al chiuso la mascherina sarà obbligatoria dovunque viga l'obbligo del certificato, ad eccezione degli incontri privati. Sarà anche obbligatoria durante visite a musei, concerti o biblioteche. Dove non è possibile indossare la mascherina provvedimenti alternativi sono introdotti: l'obbligo di stare seduti durante la consumazione nei ristoranti o la rilevazione dei dati di contatto dei partecipanti ad attività culturali o sportive come prove di cori o allenamenti al chiuso.
Possibilità di limitare l'accesso alle persone vaccinate o guarite
Per tutte le strutture pubbliche soggette all'obbligo del certificato e tutte le manifestazioni al chiuso e all'aperto è inoltre prevista la possibilità di limitare l'accesso alle persone vaccinate o guarite e di rinunciare quindi all'obbligo della mascherina.
Provvedimenti sul posto di lavoro
Per ridurre i contatti sul posto di lavoro è fortemente raccomandato il telelavoro. Inoltre, tutti i dipendenti devono indossare la mascherina negli spazi chiusi in cui sono presenti più persone.
Riduzione della durata di validità dei certificati di test negativo
La validità dei test antigenici rapidi è ridotta da 48 a 24 ore a partire dal prelievo del campione. I test PCR continuano ad essere validi per 72 ore.
Durata dei provvedimenti
I nuovi provvedimenti resteranno in vigore fino al 24 gennaio 2022.
Stato 01.10.2021 - Costi dei test
Decisione del Consiglio federale del 01.10.2021: I costi dei test sono ora coperti dalla Confederazione solo in casi eccezionali. La Confederazione finanzierà ancora fino alla fine di novembre i test (test antigenici rapidi e test PCR salivari aggregati) delle persone cui è stata somministrata la prima dose del vaccino, ma che non hanno ancora ottenuto il certificato. I test saranno inoltre gratuiti per tutte le persone sotto i 16 anni.
Stato 20.09.2021 - Nuove regole per l’entrata in Svizzera
Il 17 settembre 2021 il Consiglio federale ha emanato nuove regole per l’entrata in Svizzera, in vigore dal 20 settembre 2021.
Se rientro in Svizzera dalle vacanze devo effettuare un test?
Chi è vaccinato o è guarito dal Covid-19 non è tenuto a sottoporsi a test prima di rientrare in Svizzera. Per le persone non vaccinate o che non sono guarite dal virus è invece obbligatorio effettuare un test antigenico o PCR e disporre di un risultato negativo al momento dell’ingresso nel Paese.
Quali misure sono previste dopo l’entrata in Svizzera?
Coloro che hanno dovuto presentare un test all’ingresso sono tenuti a sottoporsi a un nuovo test dopo un periodo di 4-7 giorni e a notificare i risultati all’ufficio cantonale di competenza.
Chi si assume i costi per il test?
I costi dei test sono a carico di chi vi si sottopone.
Ci sono altri aspetti a cui prestare attenzione al momento di fare ingresso in Svizzera?
Tutti coloro che entrano in Svizzera, che siano vaccinati o guariti o abbiano effettuato un test, sono tenuti a compilare il modulo di entrata PLF (Passenger Locator Form). La compilazione deve avvenire per tutti i viaggiatori, inclusi i bambini di ogni età, e può essere effettuata online.
Sono previste eccezioni all’obbligo di test?
Sì, i bambini e i ragazzi di età inferiore ai 16 anni non devono sottoporsi a test né prima né dopo l’entrata in Svizzera. Lo stesso vale per coloro che transitano solo attraverso la Svizzera o effettuano il trasporto di beni o persone per lavoro, così come per i frontalieri.
Cosa succede se contravvengo a questi obblighi?
Se non ci si è sottoposti a test la multa ammonta a CHF 200.-. In caso di mancata compilazione del modulo di entrata la multa prevista è di CHF 100.-.
Stato 09.09.2021 - obbligo di certificato
Il certificato COVID attesta la vaccinazione, l’avvenuta guarigione dal virus o l’esito negativo di un test. L’8 settembre 2021 il Consiglio federale ha introdotto l’obbligo di certificato in diversi ambiti a partire dal 13 settembre 2021. Tale obbligo si applica a tutti i maggiori di 16 anni e prevede che l’accesso a vari spazi interni di esercizi o altre strutture sia consentito solo a chi è in possesso dell’apposito documento, per esempio:
- ristoranti e bar
- strutture per la cultura e il tempo libero
- locali per concerti, teatri, cinema
- centri fitness, manifestazioni sportive
- musei, biblioteche
- zoo, palestre di arrampicata, piscine coperte, parchi acquatici
- sale da biliardo e casinò.
Una lista dettagliata delle nuove regole, le eccezioni e anche le sanzioni si può trovare qui.
Stato 14.01.2021
A causa della mutazione del coronavirus, il Consiglio federale ha adottato misure più severe che entreranno in vigore da lunedì 18.1.2021. Per il momento sono validi fino alla fine di febbraio. In sintesi, per la Svizzera significa che tutti i negozi per beni non essenziali devono chiudere, l'home office sarà obbligatorio e solo un massimo di cinque persone potranno partecipare ad eventi privati - compresi i bambini. Ma cosa significano queste misure nel dettaglio - soprattutto per i dipendenti e i datori di lavoro?
Cosa significa in concreto l'obbligo dell'ufficio a domicilio?
A partire dal 18.1.2021, i datori di lavoro sono obbligati ad organizzare un ufficio a domicilio ogni qualvolta ciò sia possibile a causa della natura dell'attività e possa essere realizzato con un ragionevole sforzo.
Il mio datore di lavoro deve pagare l'affitto e le spese per l'elettricità?
Il Consiglio federale ha escluso nell'ordinanza qualsiasi diritto al rimborso delle spese per l'elettricità, Internet o l'affitto, poiché l'obbligo è temporaneo. Le spese necessarie per l'esecuzione del lavoro (ad es. spese di spedizione, cartucce per stampanti, carta) devono essere pagate dal vostro datore di lavoro.
Devo sempre essere a disposizione del mio supervisore in ufficio?
Anche a casa, l'orario di lavoro concordato contrattualmente è sempre valido e si ha diritto a delle pause. Tuttavia, vi consigliamo di discutere gli orari di presenza con il vostro datore di lavoro. Potrebbe anche valere la pena di concordare la velocità con cui si risponde alle e-mail.
I datori di lavoro hanno anche un dovere di diligenza nei confronti dei loro dipendenti. Se, ad esempio, la presenza di bambini rende impossibile lavorare indisturbati in certi momenti, potete aspettarvi che il vostro datore di lavoro faccia delle concessioni.
Obbligo più severo di indossare una maschera
A partire dal 18.1.2021, un obbligo della maschera più severo sarà applicato per proteggere i dipendenti laddove non sia possibile lavorare in un ufficio a domicilio. Se più di una persona è presente in un'area interna (ad esempio in ufficio o anche nei veicoli), si applica l'obbligo generale della maschera, anche se le distanze vengono rispettate.
Devo indossare la maschera in ufficio anche se sono seduto alla mia scrivania?
Sì, a partire dal 18.1.2021, se non siete seduti da soli in una stanza d'ufficio, dovete anche indossare una maschera alla vostra scrivania. Una grande distanza tra le postazioni di lavoro nella stessa stanza non sarà più sufficiente.
Quali conseguenze posso aspettarmi se mi rifiuto di indossare una maschera protettiva?
Se violate l'obbligo di indossare una maschera, potete essere multati fino a CHF 10'000.- secondo la legge sulle epidemie. In caso di negligenza, potete essere multati fino a un massimo di CHF 5'000.-. Sul posto di lavoro, potete ricevere un'ammonizione o essere licenziati. Nel peggiore dei casi, si può anche essere licenziati senza preavviso dopo un avvertimento.
Vado nel panico quando indosso la maschera. Chi può rilasciarmi una dispensa dalla maschera?
Le persone che non possono indossare maschere per motivi particolari (soprattutto medici) devono fornire la prova di ciò. Il nuovo regolamento specifica chi può rilasciare un certificato per la dispensa dalla maschera per motivi medici. Si può andare dal medico, dal dentista, dal farmacista o dallo psicoterapeuta. Il certificato può essere rilasciato solo se indicato per l'interessato. Di conseguenza, richiede un esame individuale.
Appartengo al gruppo delle persone particolarmente vulnerabili. Devo ancora venire al lavoro se non è possibile l'ufficio a casa?
Per proteggere i dipendenti a rischio si applicano misure speciali. A tal fine, come già avvenuto nella primavera del 2020, alle persone particolarmente vulnerabili si applica il diritto all'home office o a una protezione equivalente sul posto di lavoro o al congedo. Nelle professioni o nei luoghi di lavoro in cui non è possibile attuare le disposizioni di protezione, ciò significa che nel peggiore dei casi non si può più lavorare nella propria professione e si deve prendere un congedo. La perdita di guadagno è coperta dall'assicurazione sociale EO.
Tra le persone particolarmente a rischio vi sono le donne in gravidanza e le persone a rischio che non sono state vaccinate contro il COVID-19. Le persone di età superiore ai 65 anni non sono più incluse in questo gruppo.
Stato 26.05.2020
In una sentenza ampiamente rispettata, il Tribunale federale ha stabilito che il datore di lavoro deve pagare una quota dell'affitto dell'appartamento a un dipendente con obbligo di domiciliazione. Cosa significa questo per tutti coloro che lavorano in un ufficio a domicilio a causa della situazione attuale?
A causa della situazione attuale, il mio datore di lavoro mi ha chiesto di lavorare da casa e di non venire in ufficio. Posso chiedere al mio datore di lavoro di pagare una parte dell'affitto?
In questo caso si tratta di una situazione eccezionale e non permanente. Il datore di lavoro è preoccupato per la tua salute e la Confederazione ti ha raccomandato di lavorare da casa ogni volta che è possibile. In questo caso, tuttavia, non si tratta esplicitamente di un obbligo di ufficio a domicilio di cui il datore di lavoro è responsabile. In linea di principio, in questo caso il datore di lavoro non è obbligato a pagare un indennizzo. La situazione è diversa se il tuo datore di lavoro non ti offre in permanenza un posto di lavoro adatto o non lo offre affatto e tu devi sistemarlo a casa tua per poter svolgere le tue mansioni aziendali. In questo caso, il tuo datore di lavoro è tenuto a rimborsarti l'infrastruttura di lavoro a casa necessaria per l'esecuzione del tuo lavoro. Il relativo risarcimento deve essere esaminato caso per caso.
Quindi la decisione del Tribunale federale non si applica a tutti?
No, non tutti i dipendenti che lavorano da casa durante l'isolamento di Corona possono aspettarsi un compenso aggiuntivo. Se lavori da casa su tua richiesta, ma non sei esplicitamente obbligato a lavorare da casa, non puoi fare un reclamo. In questo caso, in azienda c'è un posto di lavoro disponibile per te in aggiunta al "Corona home office" e lavorerai solo temporaneamente da casa.
Stato 12.05.2020
Le mie vacanze prenotate presso l'agenzia di viaggi sono annullate. Cosa devo fare?
In una sessione straordinaria del 6.5.2020, il Parlamento ha deciso che i rimborsi ai clienti devono essere effettuati solo dopo che le agenzie di viaggio o i tour operator hanno ricevuto le somme già pagate dalle compagnie aeree e dagli hotel. Quali conseguenze ha questa decisione per te e per il tuo viaggio previsto? Ti consigliamo di aspettare che il tour operator annulli il tuo viaggio in modo da poter richiedere il rimborso delle spese di viaggio già pagate. Non consigliamo di annullare il viaggio da solo. Ciò può comportare costi di cancellazione che ti saranno addebitati. Se il tour operator cancella il tuo viaggio, dovrai essere paziente con la decisione del Parlamento in merito al rimborso. L'agenzia di viaggi può ora attendere fino a ottobre di quest'anno prima di rimborsare le spese già pagate. Alcuni tour operator emettono dei voucher come alternativa al pagamento, che puoi riscattare in un viaggio successivo.